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Italia, paradiso per l'industria del tabacco

È uscito oggi l’aggiornamento del “Global Tobacco Industry Interference Index” che vede nuovamente l’Italia agli ultimi posti della classifica. Il nostro Paese si posiziona 77esimo su 90 Paesi analizzati, 17esimo tra i 20 Paesi europei: peggio di noi solo Romania, Georgia e Svizzera. L’aggiornamento al 2023 di questo indice è stato reso possibile grazie al lavoro dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, in collaborazione con l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica, la Società Italiana di Tabaccologia, e l’Alleanza per un’Italia senza tabacco.

 

L’interferenza in Italia nel 2023

Nell’ultimo rapporto del Global Tobacco Industry Interference Index, che misura l’interferenza dell’industria del tabacco durante il periodo gennaio 2020-marzo 2023 tramite un punteggio che va da 0 (assenza di interferenza) a 100 (massima interferenza), l'Italia, con un punteggio di 75 su 100, si è posizionata al 77esimo posto sui 90 Paesi analizzati e al 17esimo posto tra i 20 Paesi europei. Peggio di noi fanno solo Romania, Georgia, e Svizzera.

Questo rapporto evidenzia come, negli ultimi anni, in Italia sia mancato un approccio intersettoriale al controllo del tabagismo. In particolare:

 

Raccomandazioni per l’Italia per mettere sotto controllo l’invadenza dell’industria del tabacco

Per poter ottenere dei risultati migliori, l’Italia dovrebbe:

 

Che cosa è l’Interference Index

Il “Global Tobacco Industry Interference Index è un’indagine globale sul modo in cui i governi rispondono alle interferenze dell'industria del tabacco e proteggono le politiche di Sanità Pubblica dagli interessi commerciali dell'industria del tabacco, come richiesto dal WHO FCTC.

I Paesi sono valutati sulla base delle informazioni pubblicamente disponibili sull’invadenza dell'industria del tabacco e sulle modalità con cui i governi rispondono a queste interferenze. L’indice viene costruito tramite un questionario, sviluppato a partire dalle linee guida dell'articolo 5.3 del WHO FCTC, contenente 20 domande che coprono 7 indicatori di interferenza dell'industria: i) partecipazione allo sviluppo delle politiche; ii) responsabilità sociale d'impresa dell’industria; iii) vantaggi per l'industria; iv) interazioni non necessarie; v) misure per la trasparenza; vi) conflitto di interessi; vii) misure preventive. Il questionario viene compilato a livello nazionale da un gruppo di esperti in ambito di controllo del tabagismo e i Paesi sono quindi classificati in base al punteggio totale del questionario: con un massimo di 100 punti, più basso è il punteggio, minore è il livello complessivo di interferenza e migliori sono le conseguenze per le politiche sanitarie.

Il report nazionale italiano è stato preparato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano (IRFMN) in collaborazione con l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO), la Società Italiana di Tabaccologia (SITAB), e l’Alleanza per un’Italia senza tabacco (tobaccoendgame.it).

 

 Scarica il Global Tobacco Interference Index 2023 Vedi anche i Punti salienti del Report

  Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco

 Italy – Tobacco Industry Interference Index 2023